Io... dopo by Lorenzo Spaggiari

autore:Lorenzo Spaggiari [Spaggiari, Lorenzo]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 978-88-490-0471-7
editore: Il Pensiero Scientifico Editore
pubblicato: 2014-01-06T23:00:00+00:00

Medici e infermieri

La malattia non coinvolge solo i pazienti, e le loro famiglie, ma mette a dura prova anche coloro che si adoperano per curare questi ragazzi: le infermiere, i medici...

Ciao, sono Chiara

Ciao, sono Chiara e lavoro come infermiera da 16 anni, ma in IEO da 10 esatti e vi dico che il cancro non è ancora diventato per me l’“abitudine”, non riesce a essere di casa.

Ogni giorno e ogni paziente sono diversi. Ognuno si presenta alla porta dei ricoveri con la propria storia, il proprio vissuto e le proprie emozioni e il bello del mio lavoro è proprio quello di far parte del loro mondo per qualche giorno, cercando di riuscire a vivere con loro una parte di emozioni.

Quando dopo sette anni di medicina e urologia a Bergamo scelsi di cambiare città, Milano, e ospedale, per lavorare in oncologia, forse non mi rendevo conto del percorso che mi aspettava.

Lungo questa strada, ho incontrato tante persone che hanno permesso al mio cammino di essere oggi ricco di belle conoscenze, nuove esperienze, sorrisi, qualche lacrima e tante emozioni forti che ti fanno tirare un grande sospiro di sollievo.

Durante il percorso di studi, impari, riempi la valigia del tuo sapere di tutte le nozioni teoriche, delle tecniche che ti permettono di affrontare il quotidiano lavorativo, ma poi ogni infermiere affronta la giornata con i suoi modi. Io amo varcare la porta della stanza dei miei pazienti con il sorriso sulle labbra e la voce squillante, sottolineando che non penso che loro siano sordi, ma che da piccola ho mangiato il microfono del “Canta Tu”. Loro ridono. Bella sensazione quella di unire la loro energia alla mia, la loro gioia alla mia e la loro ansia per le cure, per l’intervento, alle mie conoscenze, questo perché la risposta alle loro domande fa stare bene me che li aiuto e loro perché sanno cosa affronteremo insieme.

Premetto che qualunque paziente si racconti, attraverso le esperienze di malattia e di vita, è unico, ma nel cuore qualcuno ha un posto più speciale degli altri.

Avere conosciuto Valerio, Luca, Michele, Eugenio, Alessandro, Ionut e Mario è stato un regalo. Tutti giovani, spaventati, impauriti, ma con la voglia di combattere il cancro, con modalità diverse ma con lo stesso scopo.

Di ognuno c’è qualche momento che ricordo in modo particolare, ma su questo foglio che sto colorando di parole voglio raccontarvi, col sorriso ovviamente, di Ionut e Luca.

Ionut, credo siano passati circa otto, nove anni dal giorno in cui ha varcato la porta, quella porta blu della chirurgia toracica. Lui con la sua dolce mamma, loro due soli in un paese sconosciuto e dalle loro labbra nessuna parola italiana, ma tanti sorrisi di gratitudine anche se ad accompagnarli c’era lei, la malattia. Ho vissuto in quei giorni emozioni diverse: l’incoscienza di un bambino che vive la malattia quasi come un gioco difficile, un puzzle che non si incastra mai e che quando si incastra, ecco che arriva un pezzo non suo e si ricomincia a lottare cercando di crescere. Lei,

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